
Nessuna particolare criticità. “Continueremo a monitorare situazione, intanto test superato con successo”
Soddisfazione dopo questo primo giorno di riapertura delle scuole. “Tutto è andato bene, senza particolari criticità. Dal punto di vista della sicurezza, dell’uso del trasporto pubblico e del traffico è stata una giornata positiva”.
A elaborare il piano di rientro nella città metropolitana di Firenze il tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura, presieduto dal prefetto Alessandra Guidi, e composto da Regione Toscana, Città metropolitana, Comune di Firenze, Ufficio scolastico regionale, Motorizzazione civile e aziende del trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro. Gli orari di ingresso e di uscita degli studenti sono stati scaglionati, in generale, tra le 8 e le 10.10 e tra le 12.30 e le 15 (vi sono anche istituti dove sono stati previsti turni pomeridiani). Per garantire il rientro in classe in sicurezza è stato potenziato il servizio di trasporto, con l’attivazione di 47 mezzi per il servizio extraurbano, la messa in riserva di 5 mezzi “jolly” per eventuali criticità e il rafforzamento delle linee “forti” nell’area urbana fiorentina. Il piano ha previsto e prevede il coinvolgimento, su tutto il territorio della Città Metropolitana, di oltre 200 operatori al giorno, tra 62 operatori delle Polizie municipali, 4 della Polizia provinciale della Metrocittà, 45 steward privati, 14 “facilitatori” delle aziende di trasporto, e oltre 80 volontari della Protezione civile, nonché l’impiego di oltre 20 pattuglie delle Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri e Finanza) in modalità dinamica, per un totale di circa 50 unità. Firenze e i Comuni sede di istituti superiori e le relative Unioni dei Comuni hanno attivato i Centri Operativi Comunali e Intercomunali di Protezione civile per coordinare le risorse messe a disposizione.Solo a Firenze impegnati oltre 100 agenti della Polizia Municipale la mattina e il pomeriggio, per il presidio nelle scuole sia primarie che secondarie, tra pattuglie statiche e dinamiche. Presidiati gli accessi delle scuole negli orari di entrata, prevalentemente con volontari di protezione civile, e negli orari di uscita con le forze di polizia e gli steward, che invece nelle fasce orarie della mattina hanno lavorato su diverse fermate delle linee tranviarie 1 e 2 e del trasporto su gomma ubicate in piazza San Marco, piazza Indipendenza, piazza Puccini, piazza Stazione Santa Maria Novella e piazza Adua. I dirigenti scolastici hanno assicurato l’adozione di misure organizzative finalizzate a evitare l’assembramento degli studenti, anche consentendone, laddove possibile, l’ingresso in aula anticipatamente rispetto all’effettivo orario di inizio delle lezioni.
“I fattori di successo sono vari, innanzitutto la presenza degli steward che hanno informato e orientato i ragazzi a tutte le fermate principali, li hanno accompagnati all’interno dei mezzi, monitorando il rispetto del 50% della capienza, poi la presenza dei facilitatori dell’azienda di trasporto pubblico, incaricati dalla Città metropolitana, e il servizio aggiuntivo di bus extraurbani, 47 oltre ai bus di riserva per il trasporto urbano. Il centro operativo comunale è rimasto aperto in seduta permanente. Importante la risposta sopra ogni aspettativa dei volontari, quasi un centinaio coordinati dalla protezione civile. Abbiamo registrato un lieve aumento di traffico nelle fasce di punta, fisiologico in zona gialla, ma sempre senza particolari problemi, neppure nell’area interessata da lavori della tramvia. Si tratta del risultato di un bel lavoro di squadra per cui ringrazio gli assessori Funaro, Meucci e Giorgetti, il sindaco Casini quale consigliere delegato della Città metropolitana. Un ringraziamento speciale va ai dirigenti scolastici che hanno organizzato nel migliore dei modi la movimentazione degli studenti, rispettando la griglia di fasce orarie stabilita con la prefettura e ai circa 21 mila ragazze e ragazzi di tutto il territorio metropolitano che si sono mossi bene e nel rispetto delle regole. Possiamo affermare quindi che il test più difficile di tutta la Regione Toscana, cioè l’area metropolitana fiorentina si è concluso con successo, confidiamo di poter andare avanti con continuità, auspicando che non arrivino input opposti a livello nazionale e che questo possa essere anche un modello per dimostrare che è possibile tenere le scuole aperte, con gli accorgimenti e l’attenzione necessaria”.