
Negozi e locali, aiuti in arrivo Il piano del sindaco Nardella: tavolini all’aperto per tutto il 2021 e un fondo per le piccole imprese Le regole sull’asporto per evitare le multe. E l’Oltrarno inscena un flash mob per il commercio a lutto. II sindaco studia strategie di rilancio e raccomanda di rispettare le distanze per l’asporto: «Se collaboriamo tutti ne usciamo»
Sono le 17.05, sulla pagina Facebook di Dario Nardella spunta la foto di piazza della Repubblica accarezzata dal sole ocra del primo tramonto freddo. Non c’è un’anima, la giostra dei bambini è coperta da un telone bianco. «Vedere la città vuota, per la seconda volta, riempie il mio cuore di tristezza. Ma è solo grazie all’impegno di tutti noi che possiamo abbassare i contagi, salvandoci a vicenda» scrive il primo cittadino. Sindaco, una botta di malinconia? «È dura riscoprire una Firenze così, ma ce la faremo, ne sono certo». Ce lo auguriamo tutti «Dobbiamo sforzarci, essere responsabili, continuare a seguire le regole. Oggi mi sembra che la curva dei contagi abbia dato segnali positivi».
Già, rispettare le regole. La sua ultima ordinanza sui 50 metri di distanza per la consumazione di cibi e bevande da asporto ha fatto un po’ discutere… «Mi permetta di citare Shakespeare: “Tanto rumore per nulla”». Si spieghi «E’ molto semplice, già nel Dpcm del 3 novembre veniva specificato che ciò che viene acquistato da asporto non può essere consumato nei pressi dell’attività. L’ordinanza dà semplicemente ordine alle cose. D’altronde in questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di gente fuori dal bar a chiacchierare con il caffè in mano. Così non se ne esce…».
Ma dove finisce la responsabilità del gestore? Mica può controllare che ogni cliente se ne vada via. «Certo che no, a lui spetta confezionare il prodotto e ricordare al cliente di allontanarsi. Sta al cittadino poi seguire le regole. Questa non è un’ordinanza che mira a punire i nostri commercianti che, anzi, stiamo cercando di aiutare in ogni modo» E come? «Ho già l’idea di creare un fondo per le piccole imprese con il credito d’imposta dello Stato. E poi sto studiando una grande novità per il 2021». Può anticiparcela? «Lasceremo la possibilità di occupare maggiore spazio di suolo pubblico con sedie e tavolini a tutti i locali».
A proposito di spazi. Molti fiorentini, specialmente i più anziani, si chiedono cosa intenda il governo per passeggiata consentita nei dintorni di casa. Ma dove finiscono questi dintorni? «Capisco le perplessità della gente, infatti questa dicitura contiene le stesse ambiguità della norma sulla vendita da asporto. I confini sono poco chiari, così lasciano sindaci e prefetti in balia dell’incertezza. I nostri vigili hanno l’input di adottare il buonsenso e comunque io ho già chiesto a Roma più chiarezza sulle regole».
Ok, attendiamo risposta. Intanto però domenica scorsa le Cascine erano piene di gente. Forse tutti abitanti dell’Isolotto che hanno interpretato i ‘dintorni’ con la possibilità di attraversare l’Arno «Non voglio rivedere assembramenti in questo fine settimana, così come non voglio più vedere le resse di fedeli in Borgo Allegri per la preghiera. Niente contro di loro ma le regole sono uguali per tutti. E comunque mi faccia dire una cosa: la maggioranza delle persone si sta comportando bene». Specie di notte. Non c’è un’anima «Vero, non abbiamo riscontrato nemmeno un problema dopo le 22».
Non le pare che la zona rossa sia quasi identica a quella arancione? «Sì, con la grossa eccezione dei negozi di abbigliamento chiusi. Per questo sarebbe bello se entro Natale riuscissimo a tornare in quella fascia e a farli riaprire. A proprosito lancio un appello a tutta la città». La ascoltiamo «Comprate nei nostri negozi, comprate fiorentino. Dolci, vestiti, telefonini. Si può acquistare in mille modi, anche restando a casa. Ma davvero, aiutiamoci a vicenda».