
“L’aiuto dell’Europa è impressionante, ma è fondamentale il fattore tempo”
Sindaco Dario Nardella, che giudizio dà degli Stati Generall di Conte? Passerella o principio di una svolta?
«È presto per dirlo, siamo al primo giorno, ma se devo giudicare dal confronto che c’è stato con sindaci e presidenti di Regione parlerei di opportunità storica per il Paese. Come tutte le opportunità si possono raccogliere o meno e questo lo vedremo nei prossimi 60 giorni».
Ultima chance per il premier?
«Secondo me è l’ultima carta importante per dimostrare la capacità sua e del governo di dare una prospettiva a milioni di famiglie e imprese. La potenza di fuoco che si può attivare col contributo dell’Europa è impressionante: 300 miliardi dl euro tra Recovery fund, Mes, fondi Bei e Sure. Se usiamo male o tardi questi fondi straordinari sarà un disastro per le nostre città. Il fattore tempo è decisivo. Non può passare troppo tempo dall’annuncio delle risorse alle opere realizzate. Servono semplificazione e rapidità».
Però il balletto sul Mes prosegue.
«È finito il tempo di esitare. Il governo decida anche su questo. Il Mes non è il vecchio strumento di aiuto che conoscevamo ma una leva per modernizzare la sanità».
Conte annuncia la proroga della Cassa Integrazione ma c’è chi non l’ha mai ricevuta. «Per questo insisto sul tempi. L’Italia non può aspettare. Guardiamo pure i due decreti legge Cura Italia e Rilancio: per renderli concreti servono 162 provvedimenti attuativi, di cui 8 Dpcm e 101 decreti ministeriali. Dobbiamo semplificare burocrazia e legislazione. C’è un clima di esasperazione pesante, dobbiamo stare attenti perchè può essere strumentalizzata dagli ultra populisti».
D’accordo con l’idea di non fare la patrimoniale? «Una patrimoniale ora sarebbe un peso insostenibile su un Paese che faticosamente tenta di rialzarsi. Niente prelievi forzosi. Piuttosto si può stimolare l’emissione di titoli di debito a lungo termine dello Stato attingendo all’immenso risparmio privato italiano, 4.200 miliardi».
Cosa portano a casa i Comuni? Avrete più risorse e poteri speciali?
«II premier ha già garantito 7 miliardi per coprire gran parte delle mancate entrate del Comuni. Ma senza poteri speciali e incisivi rischiamo un boomerang. Questi soldi vanno spesi bene e presto. Penso all’edilizia scolastica: se non arrivano subito andiamo fuori tempo massimo. Per le opere sopra i 2 milioni i sindaci devono essere nominati commissari straordinari, modello Genova. Io a Firenze devo fare l’aeroporto, le tramvie, il restyling dello stadio: sono pronto a prendermi la responsabilità. Serve anche un grande piano per il verde, 100 mila alberi in tutto il Paese. E per le città turistiche facciamo zone blu economiche con agevolazioni fiscali e aiuti economici».
Crede ancora in un’alleanza strategica coi 5 Stelle? E il Pd? Non manca la sua voce, non è troppo schiacciato sul governo?
«Io parlerei di alleanza parlamentare. Non vedo alternative in questo momento, parlare di elezioni anticipate è surreale. Quanto al Pd, si metta alla guida del Paese reale. Governo o non governo, c’è bisogno di meno tattica e più concretezza».